venerdì 29 aprile 2011

9.Comunicare la tecnica-I teatri di macchine.

Nella nona lezione si parla della nascita dei "teatri" e del loro utilizzo.

Nel Medioevo , la conoscenza era riservati a pochi e i libri erano custoditi nelle più prestigiose e antiche università. Questi limiti portavano al rallentamento della diffusione culturale.
Nel Rinascimento tutto questo cambia. Giulio Camillo fu un uomo fondamentale per questa innovazione.
Egli infatti, istruttore dell'arte della memoria, pone l'attenzione sul teatro , indicandolo come modello per facilitare appunto la memoria e scrive a questo proposito, " l'idea del teatro ".
I teatri di macchine , vengono utilizzati da tecnici e ingegneri per diffondere la propria attività ; essi non sono dunque manuali operativi ma hanno la funzione di promuovere quel determinato settore della scienza.
Di conseguenza sono destinati a coloro che vogliono approfondire le loro conoscienze e ai politici .
Il primo a inaugurare questo genere fu Jacques Besson con il Theatrum Instrumentorum et Machinarum .


Un'opera successiva ma di certo non di minore importanza , fu "novo theatro di machine et edificii " di Vittorio Zonca. Egli era infatti il responsabile delle grandi opere tecniche dell'arsenale della Repubblica di Venezia . La sua opera affascinò profondamente Galilei che in quegli anni insegnava architettura militare. La sua opera fu innovativa per la presenza della "legenda" , per la "scala grafica " che appare per la prima volta e infine poichè Zonca non farà più uso della prospettiva ma dell'assonometria.

8.Leonardo Da Vinci e Albrecht Duerer.

Nella seguente lezione si parla della differenza tra due grandi pilastri della tecnica:Da Vinci e Duerer .
Una differenza che li contrassegna è il modo diverso di divulgare la propria conoscenza.

Da Vinci e Durer, sono riconosciuti come i fondatori del naturalismo scientifico.
Il loro operato , viene però a intrecciarsi con un'importante scoperta :<<La stampa a caratteri mobili>>.
Questo tipo di stampa si differenzia dalle precedenti, poichè si opera con i singoli caratteri, permettendo infinite combinazioni a prezzi più bassi.




Il primo a utilizzare questo innovativo tipo di stampa fu Gutenberg, un orefice:tra il 1443 e il 1444.
I problemi per l'utilizzo di questi caratteri erano però molteplici , andavano dalla precisione all'inchiostro da usare.
Gutenberg riesce a risolvere i diversi problemi con tre tecnologie:
-1. La tecnologia meccanica che gli permise di incidere matrici , che ne garantivano la precisione e da questa innovazione si inventa il registro dei caratteri;
-2. La tecnologia metallurgica , necessaria a creare un metallo che non si danneggi con la pressione dei torchi;
-3. La tecnologia della stampa . Era infatti necessario creare un inchiostro che si seccasse velocemente.

Tutte queste tecnologie , verranno usare da Duerer , che intuirà l'importanza di diffondere le proprie idee .
Leonardo , è invece legato al mondo antico e non segue Duerer, perchè perseguitore dell'idea che ogni opera o disegno deve essere unico e inimitabile.
Per queste ragioni Duerer si può definire come lo spirito nuovo di una cultura nuova , mentre Da Vinci come l'ultimo dei medioevali. 

Albrecht Dürer, Autoritratto con fiore d'eringio (1493)
Leonardo da Vinci, Autoritratto (1513 circa)


mercoledì 20 aprile 2011

7.Il rinascimento delle macchine

La settima lezione di questo corso , ha l'obiettivo di tracciare un percorso che percorre le vie del 13° secolo, parlando dell'evoluzione delle macchine da guerra , sino a menzionare i più grandi ingegneri del Rinascimento , che hanno portato un'importante rivoluzione nella tecnica del costruire.

Prima del 400' , le città erano strutturate con mura molto alte e si caratterizzavano per le torri e le mure fortificate. Le armi d'attacco erano strumenti da getto :elastici o a contrappeso.


Arma a contrappeso.
Vedi link.

L'arma tipica di questo periodo è però il trabucco, con un angolo di partenza di 45°.

-Con la nascita delle armi da fuoco , tutto cambia.
Nel 1453 con la presa di Costantinopoli , si ricorda il primo colpo sparato .Fu, appunto, una delle prime palle sparate da un cannone a colpire le mura della città nei pressi  della porta di San Romano, porta poi ribattezzata Topkapi, ossia porta del cannone (Fonte:Link).
Cannone turco.
 Si può facilmente intuire la capacità distruttiva di un arma del genere. L' "unica" pecca era però la difficoltà di trasporto e il tempo di raffreddamento tra un'esplosione e un'altra che aveva una durata di circa 24h.
Sta di fatto che con le capacità di perforare muri , le città cambiano radicalmente struttura.
Un architetto che contribuì a questo cambiamento è Francesco di Giorgio che lavorò presso la corte dei duchi di Montebello ad Urbino.

Le mura sono alte al massimo 10m. e diventano di fatto contrafforti e resi tali in moda che dai bastioni (a forma di punta di freccia) , sia possibile tracciare traiettorie e coprire ogni possibile area.
Otlre a Francesco di Giorgio , ebbero grande importanza :
-Robero Valturio che operò a Rimini presso i Malatesta;
-Mariano di Jacopo che si occupò prevalentemente di macchine , a Siena.
Ma l'architetto più importante o quasi di questo periodo è Brunelleschi.
Il suo più importante contributo lo possiamo ammirare nell'osservare la cattedrale di Santa Maria del Fiore.
Nel costruire la cupola , Brunelleschi ebbe l'intuizione di utilizzare la geometria.
Inventa il gualandrico , uno strumento che gli permette di misurare l'inclinazione che devono avere i mattoni , utilizzando la proiezione su un piano. Dalle proiezioni , utilizzando un filo a piombo , veniva fuori una forma a spirale che era la linea da seguire per la composizione della cupola.

Cupola di Santa Maria del Fiore (FIRENZE)


Del periodo rinascimentale , vanno ricordate due date fondamentali :
-1453(caduta del Sacro Romano Impero d'Oriente);
-1492(scoperta dell'America);
che segnano la fine del Medioevo.
Queste due date coincidono anche con l'apertura a nuove culture : si ha un trasferimento tra cultura Alessandrina e Islam , resa possibile dalle invenzioni di Erone di Alessandria e Al-Jazari che ne rese possibile la traduzione trasformando poi quei progetti in meccanismi utilizzabili.

giovedì 14 aprile 2011

6.La tecnica del costruire tra Medioevo e Rinascimento. Chiese e fortificazioni

In questa sesta lezione , si discuterà di diversi tipi di costruzione nel periodo medioevale e rinascimentale ,volando dal romano al gotico ,elencando le strutture che hanno contraddistinto questo periodo , soffermandoci infine sugli artefici del rinnovamento artistico.

Nel periodo medioevale religione e politica si identificano , e le abbazie ne fanno da nucleo: luoghi autosufficenti , non più legati alla maxi-struttura , come succedeva nell'impero romano , dove tutto era centralizzato.
Lo sviluppo degli ordini monastici, permise la diffusione del gotico.La differenza di quest'ultimo col romano riguarda la struttura , più leggera per la prima , più pesante per la seconda.Questo alleggerimento , che dà una sensazione di slancio alle abbazie, fu permesso dalla scoperta di nuovi tipi di materiale che modificarono l'andamento della struttura , che con il gotico seguirà la regola dell'angolo di attrito.
Il vero iniziatore dell'arte gotica è  Suger,l'abate cluniacense di Saint-Denis.
Il tutto nasce dalla volontà di dare un'idea di luminosità e irradiazione, così come "come l'universo è propagazione di luce emanata da Dio".
Le grandi vetrate , ne danno un perfetto esempio.Tuttavia , questo nuovo stile non era ben visto , in particolare dai cistercensi, che criticavano tutto questo sfarzo, essi a differenza dei cluniacensi , adottarono uno stile gotico più semplice ed essenziale.
In Italia , ci rimangono due esempi di gotico-cistercensse:
-l'abbazia di Fossanova;
-l'abbazia di Casamari;
entrambe nel Lazio.

Abbazia Saint-Denis (1140)
Un altro personaggio importante è Villard De Honnecourt, architetto francese, noto per il suo "Livre de portraiture",un carnet , sulla costruzione delle cattedrali.
Una parte importante di questo taccuino, è certamente quella riguardante la funzione dei pinnacoli, che ci mostra come l'abellimento della sovrastruttura , non ha solo funzione decorativa , ma anche di sostegno.

(Per approfondire il tema delle cattedrali si conisglia di visitare il link che oltre a un elenco delle strutture più famose , rimanda a pagine internet molto interessanti sull'argomento).
Oltre al Modus Modernum , che rese celebre De Honnecourt in tutta Europa , bisogna riconoscere all'architetto francese , l'importanza di aver creato un solido legame tra l'osservazione della natura e l'applicazione tecnica .
A tal proposito , l'immagine sottostante ,raffigura la presa di due lottatori ;questa scena è la rappresentazione di come doveva essere costruita la copertura.
Per la prima volta quindi , su carta vengono scritte le istruzioni e le regole geometriche del costruire .

Nel "livre de portraiture" appaiono per la prima volta i due momenti chiave delle ingegnerie :
-saper disegnare;
-la geometria.





mercoledì 13 aprile 2011

5.La tecnica nel Medioevo-Innovazioni e utopie

Il mulino.

Il mulino nasce inizialmente come struttura ad asse verticale; La ruota è immersa interamente  nell'acqua .Fissato all'albero in rotazione , il disco superiore della macinam,ruota alla stessa velocità delle pale e strofinando su un disco fisso macina il grano. 
Il mulino greco era di piccole dimensioni e piuttosto lente. Per questo lo si usava sopratutto nelle zone di collina dove le correnti d'acqua erano più forti e imprimevano una rotazione più rapida alle pale
[¹]. La loro origine è probabilmente barbarica].

Mulino ad asse verticale
 La struttura dei mulini ad asse orizzontale è invece molto più complessa.
L'albero della ruota è appoggiato su due fusi che poggiano a loro volta su due cunetti .Una differenza fondamentale dalle prime ,è sicuramente l'impiego di ruote a denti.
Seppure molto più elaborate ,le innovazioni resero il mulino fondamentale sopratutto come strumento di produzione .
Mulino ad asse orizzontale
Ci fanno intuire la reale svolta che recò il mulino nella produzione ,le diverse tesi nate intorno alla sua nascita e al suo utilizzo.
Primo su tutti si deve citare Marc Bloch , sostenitore della tesi ,secondo cui il mulino non era così diffuso nel medioevo anche perchè nell'antica Roma c'era una mano d'opera a basso prezzo molto diffusa.
Luigi Russo , afferma invece che il mulino era già usato nell'antichità in modo raffinato.

Addirittura nella Divina Commedia si può già intravedere la figura del tecnico ,come fautore della cosiddetta "protoindustria".Di seguito viene riportata la descrizione dell'arsenale di Venezia:




Quale nell'arzanà de' Viniziani
bolle l'inverno la tenace pece
a rimpalmare i legni lor non sani,
- ché navicar non ponno; in quella vece
chi fa suo legno novo e chi ristoppa
le coste a quel che piú vïaggi fece;
(INFERNO - CANTO XXI, vv. 7 e sgg.)
 -Quello che è certo , è che solo nel Medioevo si iniziano a gettare le basi della scienza ,e delle sue varie conseguenze.Galilei in primis , ne permise la diffusione dando vita alla scienza sperimentale.

Ovviamente, l'influenza della tecnica , è riscontrabile in qualsiasi esempio artistico. Basta pensare al Don Chisciotte della Mancia di Miguel de Cervantes dove il povero cavaliere più volte entra più volte in "conflitto" con i mulini a vento : <<Don Chisciotte scambia per smisurati giganti con i quali vuole subito battagliare. Malgrado gli ammonimenti di Sancio egli si slancia a galoppo contro il primo mulino a vento, cadendo a terra e rimanendo piuttosto malconcio>>.
 
Per approfondimenti :
-Conoscere l'evoluzione tecnica dei mulini: mulini ad asse verticale;
-Musei : dell'acqua e del mulino.
-I diversi tipi di mulino :http://kidslink.bo.cnr.it/mameli/mameli/lavori/mulini/mappagen.htm

[¹] Fonte internet.
[²]Vittorio Marchis ,Filippo Nieddu . Materiali per una storia delle tecniche . Celid ,2010.

martedì 12 aprile 2011

4.La macchina

La macchina ,come vera protagonista della tecnica. Machina o Ingenium?

La storia della macchina , ha origini antichissime , seppure il suo significato sia profondamente mutato.
Per i Greci , infatti , era associato al cosiddetto "Deus Ex Machina" , nel significato di dio che si mostra attraverso la macchina(μαχανά ) , di conseguenza , la macchina diventa qualcosa che entra contro natura.
Solo nel latino ,la macchina assumerà il significato odierno(machina), e di conseguenza l'idioma si diffonderà in tutta Europa , fà eccezione perà la Gran Bretagna , dove dall'Ingenium , si arriva a Engien.

Per dare una definizione definitiva di macchina , ci rifacciamo all'interpretazione dell'Ing.Marchis:"La macchina è un dispositivo , un artefatto , che consumando risorse, varia l'ordine di un sistema".

mercoledì 6 aprile 2011

3. Le tecniche nel Mondo Antico. Reperti e testimonianze

In questa terza lezione ,partendo da reperti e testimonianze  , si vuole dar credito alle capacità tecnico realizzative degli antichi romani.

Ma cos'è una testimonianza storica? Utilizzando le parole dello storico francese Marc Bloch , possiamo dare questa risposta :  "La testimonianza storica riguarda tutto ciò che l'uomo dice o scrive, tutto ciò che costruisce, tutto ciò che sfiora, può e deve fornire informazioni su di lui".
A tal proposito possiamo citare due opere fondamentali :
-Il De Architectura Libri X ;
-Il De Aquaeductu Urbis Romae .

Il De Architectura Libri X , scritto dal primo teorico dell'architettura Marco Vitruvio Pollione .Se ne vogliono ora nominare quelli che possono sembrare i più interessanti ai fini del nostro corso :
Libro III: Gli ordini architettonici e i canoni del costruire. Ho scelto per primo questo libro , poichè si vede come nel antico si stabilivano , con approci empirici , situazioni ideali . Solamente da Galilei in poi si capirà che non è possibile costruire in scala.
Libro X : La macchina . Mentre nei precedenti nove libri , Vitruvio tratta dell'arte del costruire , nell'ultimo libro , fissa la sua attenzione sulle macchine , elementi innovativi e fondamentali della cultura materiale dall'utilizzo bellico a quello quotidiano¹.

"Machina est continens et materia coninunctio maximas
  ad onerum motus habens virtutes ".




"Pantheon"


Il De Aquaeductu Urbis Romae , è un'opera fondamentale dal punto di vista tecnico e documentario nello studio delle architetture idrauliche realizzate dai Romani.
L'opera venne scritta da Sesto Giulio Frontino , in qualità di curator aquarum ,carica che conferiva al detentore il controllo assoluto sull’approvvigionamento idrico della città e sulla gestione degli acquedotti (FONTE: wikipedia) .
Frontino , spiega come dalla fonte all'abitazione, l'acquedotto ,possa essere diviso in quattro elementi : la sorgente , il canale , il castellum aquae ( partitore delle tre utenze : Pubblica , fontane e domus ) , rete idrica urbana.
Oltre che dal punto di vista tecnico , l'opera è fondamentale se letta sotto la luce gestionale delle risorse idriche.Era infatti compito del curator aquarum ,controllare la corretta l'approvigionamento idrico delle varie utenze . Questo controllo era possibile grazie alle fistulae : modulatori di terracotta e piombo².

"Pont Du Gard"


[¹] Vittorio Marchis ,Filippo Nieddu . Materiali per una storia delle tecniche . Celid ,2010.
[²] Fonte :Pasquale Argenziano , docente presso la Facoltà di Architettura Luigi Vanvitelli della  Seconda        Università degli Studi di Napoli.

lunedì 4 aprile 2011

2.Archeologia della tecnica. Alle origini: l’homo faber

In questa seconda lezione , si marca l'influenza della tecnica nella società antica e il suo riflesso nella mitologia. .

I primi miti nascono attorno al 9000 a.C , quando le società nomadi , iniziano a formare le prima società.
Proviamo a dare una rivisitazione di alcuni miti :
"Ercole e le sue fatiche " , dove si ritrovano quelli che sono gli attuali problemi dell'ecologia;
"Fetonte e il carro del sole " : anche la tecnologia può dare strumenti di difficile governo (sulle traccie di questo mito si può giungere al mito di Icaro);
"Atalanta e Ippomene " ; le lusinghe della tecnica ;
"Pasife e il Minotauro " ci mostra come andare contro natura , provoca risultati nefasti .
Questi miti e non solo , ci presentano , dunque, la necessità della tecnica.
La tecnica ha bisogno di un progetto , ovvero , della precisazione di come ci si dovrà comportare .
Alla tecnica si affianca la scienza , che a sua volta crea modelli , dando rappresentazioni della realtà .
Ma qual è il suo compito ? La risposta la troviamo nel seguente processo :"A  è un MODELLO di una REALTA' B , per un OSSERVATORE C ; quando C interrogando A , ottiene risposte relative a B ""

Storia , tecnica e scienza , nascono quindi per colmare la nostra sete di conoscienza.


"Atalanta e Ippomene"

venerdì 1 aprile 2011

1. Tecnologia e società. Per una antropologia della tecnica .

Questa prima lezione ha lo scopo di sottolineare in primis , l'importanza della storia , in secundis ,la necessità della tecnica.


-La storia , nasce come narrazione . La storia della tecnologia , in particolare , si erge su una narrazione di tipo scientifico ,poichè basata su documenti e quindi su collocazioni spazio-temporali che ne rafforzano la veridicità.
Da cosa nasce l'esigenza di questa narrazione?
La risposta a questa domanda la ricerca della consapevolezza.




-Dalla tecnica del caso, alla tecnica dell'artigiano sino all'homo sapiens.
"L'uomo senza la tecnica , non sarebbe mai esistito !" (cit.Antoine-Yves Goguet).
L'uomo dapprima cacciatore, insegue le proprie risorse, usando inadeguatamente e terminando voracemente le sue risorse.
In un secondo momento , attraverso un processo di costrizione , intuisce che non si vive solo di caccia , ma che occorre anche sfruttare il cacciato .
Questo processo dura sino al XVI° secolo , momento in cui , all'uomo faber :"colui che sa
 fare " , subentra l'homo sapiens :"colui che sa cercare e trovare".Per capire meglio la struttura di questo processo , è necessario approfondire il concetto di rivoluzione :"processo lento , che ha effetto quando completato , poichè irreversibile". A tal proposito è stato citato in lezione una frase tratta da "la favola del cavallo morto" (Davis Landes) :"un cavallo è morto , soltanto quando è morto , finchè non lo è , sussiste la speranza che guarisca".
La nostra società invece , è frutto di un'ulteriore rivoluzione ,ovvero la rivoluzione dell'informazione e questo processo richiederà nuove tecniche e un ulteriore forte cambiamento .
Per esempio se nella rivoluzione agricola e con la regola dell'artigiano vigeva il "Tailor Made " e con la regola dell'industria l' "off the shelf " , quale nuova regola detterà la nostra società?