lunedì 30 maggio 2011

18.Armi,acciaio e malattie. /Guns,germs and steel.

Questo 18° posto sarà particolare rispetto agli altri, poichè la lezione, a differenza delle altre, non ha preso come spunto della conversazione, un particolare periodo storico ma un libro.
Il libro in questione è Armi,acciaio e malattie (1997) di Jared Diamond.
Questo libro è fondamentale ai fini del nostro corso, perchè l'antropologo Diamond, da una spiegazione che potremmo definire scientifico-letteraria, al corso della storia che ha portato alle attuali condizioni socio-economiche e culturali.
Il libro è incentrato sulla ricerca di una risposta alla domanda che Yali, un abitante della Nuova Guinea, fece all'autore nel luglio del 1972: "Come mai voi bianchi avete tutto questo cargo e lo portate qui in Nuova Guinea, mentre noi neri ne abbiamo così poco?".

Troppo spesso, non si trova una risposta perchè si sbaglia il modo di cercarla. Con il suo intento, Diamond ha trovato risposte a domande cruciali, ponendo l'amore per la verità alla freddezza tecnologica. L'uomo può conoscere se stesso non cercando risposte numericamente, ma cercando nella storia, le sue origini.


Sebbene non trattato in classe, consiglio di consulare un altro libro di Jared Diamond ,"Collasso-come le società scelgono di morire o vivere", che l'autore ha presentato con questa frase: “ Il mio ultimo motivo di speranza è frutto di un’altra conseguenza della globalizzazione. In passato non esistevano né gli archeologi né la televisione: nel XV secolo, gli abitanti dell’isola di Pasqua che stavano devastando il loro sovrappopolato territorio non avevano alcun modo di sapere che, in quello stesso momento, ma a migliaia di chilometri, i vichinghi della Groenlandia e i khmer si trovavano allo stadio terminale del loro declino, o che gli anasazi erano andati in rovina qualche secolo prima, i maya del periodo classico ancora prima e i micenei erano spariti da due millenni. Oggi, però, possiamo accendere la televisione o la radio, comprare un giornale e vedere, ascoltare o leggere cosa è accaduto in Somalia o in Afghanistan nelle ultime ore. I documentari televisivi e i libri ci spiegano in dettaglio cosa è successo ai maya, ai greci e a tanti altri. Abbiamo dunque l’opportunità di imparare dagli errori commessi da popoli distanti da noi nel tempo e nello spazio. Nessun’altra società del passato ha mai avuto questo privilegio. Ho scritto questo libro nella speranza che un numero sufficiente di noi scelga di approfittarne.”.

domenica 29 maggio 2011

17.Enciclopedie e Illuminismo.

Da cosa nasce l'esigenza di creare le enciclopedie? La risposta è nella volontà di conoscere tutto e più di tutto e diffonderlo.
Per primo, Bartholomeus Anglicus,  scrisse un'enciclopedia: il De rerum proprietatibus nel 1240, un'opera destinata agli studenti e al pubblico in generale.
I testi, riccamente illustrati, iniziano a descrivere il sapere nelle varie discipline, riuscendo quindi a trovare un modo più immediato per far conoscere il sapere delle cose.
De Rerum Proprietatibus.

Accanto al De rerum proprietatibus, possiamo collocare, lo Speculum Majus, datato 1260, un'opera scritta da Vincent De Beauvais, che per la vastità di parole, fu l'opera più ambiziosa del periodo tardo medievale.
Per estensione, è da ricordare, l'enciclopedia Yongle (永樂大典), alla quale soprintese l'imperatore cinese Yongle. Essa è una delle più estese enciclopedie della storia, fu completata nel 1408 e comprendeva oltre 370 milioni di caratteri cinesi in 11.000 volumi manoscritti.
Manoscritto dell'enciclopedia Yongle.

Per risalire alle enciclopedie, che più si avvicinano a quelle a noi contemporanee, occorre aspettareil 1728 con la pubblicazione della Cyclopaedia, an universal dictionary of arts and sciences di Ephraim Chambers.
Per la prima volta ci si rende conto che la scienza può essere scritta in maniera sistematica, con una elencazione alfabetica che permette di creare una più semplice rete di sapere. L'emblema di questa svolta, sta proprio nel titolo.
A una decina di anni di distanza, in Francia, Denis Diderot e D'Alembert, cominciano un'avventura di
21 anni che porterà alla stesura di 33 volumi del Dizionario ragionato delle scienze, delle arti e dei mestieri o Encyclopédie.


Per approfondimenti :
                                -Sezione dedicata alle varie enciclopedie da Aristotele a Wikipedia.


mercoledì 18 maggio 2011

16.La rivoluzione è tessile.



Questa sedicesima lezione è un prosequio della lezione del blog precedente.
E' infatti nel campo tessile che la rivoluzione industriale si muoverà, più che in altri settori. I collegamenti con Egitto,Cina, America e con le Indie avevano permesso di importare il cotone. A differenza della lana, quest ultimo aveva un costo minore e le fibre, più fini, permettevano di ricavare un filato più raffinato.
Si riproponeva però il problema della filatura, che trova la soluzione nella costruzione di nuove macchine.
L'industrializzazione, farà scoppiare il fenomeno della moda. Questo accade perchè gli industriali vogliono spronare i propri clienti a comprare più capi. Se prima si comprava un vestito costoso da usare solo nelle rare occasioni, ora le classi medie, possiedono una varietà di capi.

Ora si passeranno in rassegna alcune macchine che hanno permesso il fiorire dell'arte tessile, toccando uomini che erano già stati richiamati nel precedente blog.

1200 ca.Spinning Wheel (la foto è ovviamente più recente)
How to use the spinning wheel.

John Kay:Flying Shuttle-1733.


James Hargreaves: spinning jenny-1765
How works the spinning Jenny.

Nel 1768, Arkwright, sarà il primo a meccanizzare il processo di torcitura del filo, meccanizzato attraverso un sistema autonomo. Tale sistema prenderà il nome di "water frame".

 Richard Arkwright: water frame-1768
 Crompton, infine, automatizzerà tutto il processo della filatura con la "mule Jenny".
 Samuel Crompton: mule jenny-1779.

Tutte le macchine sopra elencate e i vari processi tecnici, porteranno dall'800' in poi, all'uso delle macchine a vapore per far muovere le forze motrici. Questo permetterà la concentrazione di sistemi produttivi in diverse zone, poichè il combustibile non limita territorialmente le industrie a differenza di quanto avveniva precedentemente con l'acqua.

La vera rivoluzione di questo periodo, per il settore tessile, fu senz'altro l'impronta lasciata da Joseph Marie Jacquard. Con la sua invenzione, il castello di aghi dei pedali, venne fatto comandare da un sistema di scheda perforate, rendendo automatica la movimentazione dei licci  ed eliminando l'uso dei pedali .
Joseph Marie Jacquard:métier à ruban-1780.

15.La rivoluzione industriale in Inghilterra.



Come tutte le rivoluzioni, anche quella industriale fu un processo continuo e irreversibile.
Secondo lo storico Thomas Ashton, il periodo interessato, va dal 1760 al 1830, comportando un passaggio da un sistema produttivo artigianale basato su strumenti manuali ad un sistema industriale basato sulla macchina.

Il cambiamento interessò tutti i settori ed è per questo, che nel 700' nacque il concetto di "progresso".
Ma quali furono le cause alla base di questo processo?
Sicuramente la risposta si trova nella necessità primaria di un cambiamento a livello economico e "mentale", causato dalla necessità di ampliare le proprie conoscenze e sopratutto di soddisfare una società, che passava da una società prettamente rurale a industriale.
Questo profondo cambiamento, portò con se, un incredibile aumento demografico, e per la prima volta, una rivoluzione seppe soccombere a questa necessità grazie all'uso di nuove tecniche.
Le varie migliorie in campo economico e sociale, ebbero sullo sfondo, grandi uomini; è proprio per questo che la rivoluzione industriale vede al centro della società, la figura del tecnico e dello scienziato.
Alcuni protagonisti di questo periodo furono:


Quali cambiamenti portò la rivoluzione industriale?  (riferimento)
Innanzitutto un diverso utilizzo delle risorse materiali. Se nella società agricola, esse erano di facile reperimento naturale, nella società industriale, acciaio e materiale plastico sono loro stessi prodotti industriali.
Il villaggio si trasforma in città industriale e la tipologia dello scambio, praticata nelle piazze verrà sostituita dalle industrie, che diventano ora il fulcro della città(Terni).
Il principale strumento di comunicazione non sarà più la lettera ma il telegramma e la telefonata.
La conoscenza, non viene più trasmessa tramite l'apprendistato ma attraverso le scuole tecniche.


In questo periodo, nasce perà anche il lavoro minorile, o meglio, se prima era normale che bambini portassero le pecore al pascolo, ora il loro lavoro all'interno di industrie o miniere è visto come uno sfruttamento (Rosso Malpelo, Giovanni Verga-1880).


Una frase che sintetizza quanto detto in questo blog è: "Se nella società artigianale, l'operaio era protesi della macchina, nella società industriale, l'operaio diventa un servente del pezzo"(Prof.Vittorio Marchis).

Di seguito dei  video per approfondire l'argomento:


 Prima parte. 

                                                                           Seconda parte

Terza parte.

mercoledì 11 maggio 2011

14.Le macchine della seta.

In questa lezione parleremo dell'importanza della seta e del suo arrivo nella penisola italiana.

La seta era già conosciuta al tempo dei Romani, anche se ancora nn disfacevano totalmente il bozzolo; essi lo filavano prendendo delle fibre vegetali in modo che, si torcessero tra di loro, sfruttando l'attrito.
Questo modo di filare, va dall'8000 a.C. sino all'anno mille, quando si inventerà l'arcolàio, realizzando il primo sistema biella manovella: tramite un moto alternativo, si fà ruotare un sistema.

La seta ebbe una così facile e estesa diffusione, poichè a differenza di lana e cotone, era inalterabile nel tempo, era costituira da elementi non corrodibili da fattori esterni e inoltre, tinta, riesce a fissare i colori in modo più brillante.
La prima popolazione a conoscere le proprietà della seta, fu quella orientale; in Europa arriverà dopo i viaggi di Marco Polo.
Grazie alle tecnologie importate, fu possibile dipanare i bozzoli in maniera più naturale. Prima infatti, i bachi erano messe in stanze, dove il fumo seccava le farfalle o i bruchi, ma allo stesso tempo ingialliva il bozzolo.
Il video mostra la lavorazione della seta tramite la "trattura".
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Il primo territorio in cui approda la seta è la lucchesia, privilegiata per la ricchezza di Gelso. Questo accade attorno al 12°-13° secolo, nel periodo in cui visse Dante:
 La mia letizia mi ti tien celato
che mi raggia dintorno e mi nasconde
quasi animal di sua seta fasciato.
     (Pa,VIII, 52-54)
Tra il 400' e la metà del 600', l'industria della seta fiorirà nella città di Bologna. Dal 700' in poi, il commercio in Oriente andrà a interessare i Semai: individui che viaggiano in Cina e Giappone per mantenere in vita le piccole uova, poi depositate in allevamenti di bachi in Europa permettentone la rigenerazione.
 L'importanza della seta è tale che permetterà la nascita del Risorgimento proprio in Piemonte, che per prima ha investito pienamente nella seta.
Dopo il risorgimento, il Piemonte subirà un arresto il testimone passerà nelle mani della regione Lombarda, e vi resterà sino al 900'.

"Era Fermo un tessitore di seta, sorta d'industria che da una grande attività era allora in decadenza".
 (Alessandro Manzoni-Promessi Sposi 1821)

Approfondimenti:- La storia della seta.
                          - Le vie della seta
                          - Museo del baco da seta.

martedì 10 maggio 2011

13.Le tecnologie dell'aria e del fuoco.

Quando si scoprì la pressione dell'aria, vennero ribaltate molte tesi che risalivano all'era aristotelica.
Questa fondamentale scoperta avvenne grazie al barometro di Torricelli. Nasce la teoria che non esiste più lo spazio vuoto:Horror Vacui.
Un contributo importante venne dato da Otto von Guericke che nel 1650 creò il vuoto attraverso l'invenzione di una pompa pneumatica.
Un altro scienziato da menzionare è Papin che nel 1690 inventa il digestore,una pentola a pressione migliorata radicalmente rispetto alla precedente. Fece l'esperimento per capire come aumentare la pressione.


Thomas Savery, inventa invece la prima macchina a vapore, che poi sarà migliorata da Newcomen . La nuova macchina non ha più bisogno, a differenza della prim, di una presenza umana che si preoccupi dell'apertura e della chiusura delle valvole anche se il suo funzionamento è sempre legato alla depressurizzazione.
Macchina di Newcomen.

Thomas Watt ebbe invece la brillante idea di capire che la macchina di Newcomen, dipendente da un volano per mezzo del sistema biella manovella, poteva essere messa in azione da un albero rotante.

12.La nuova scienza.

Galilei, è considerato uno dei padri della nuova scienza.
Nel 1638 pubblica Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno à due nuove scienze attenenti alla mecanica & i movimenti locali.
Tra le tante svolte,vi fu quella di porre fine alla regola della similitudine:"una cosa fatta in piccolo, non va bene se riproposta in grande scala". Alla natura non può più essere applicato il modello euclideo, se non si costruiscono opere uguali. Galilei ebbe l'intuizione di osservare nella natura l'applicazione matematica.


Un'altra figura fondamentale è quella di Francesco Bacone che nel 1626 scrive "la nuova atlantide", un componimento utopistico nel quale prospetta una società non più retta dalle tre classi, quali: diplomatiche           (nobili), militari e gli ecclesiastici.
Bacone aggiunge la classe degli scienziati poichè era convinto che la politica avrebbe dovuto dare i conti con la realtà del mondo produttivo.

Se elogiamo la figura dell'italiano Galilei, non possiamo esimerci dal parlare di Isaac Newton.
Egli sfruttò, per esempio, il sistema solare per verificare la veridicità della propria teoria.
La sua vita è così particolare e le sue opere così importanti che per non rendere troppo boriosa la lettura, vi rimando alla visione di un video in cinque puntata sulla sua vita.
(Le puntate successive possono essere selezionate dal menù di destra del sito).

Solamente al termine della guerra civile inglese, la visione utopistica baconiana inizia a prendere forma.
Nel 1662 nasce la Royal Society e per la prima volta la scienza viene governata in maniera pubblica.
Quattro anni dopo nel 1666 , in Francia nasce l'Académie Royale des Sciences sotto Louis XIV.
Solamente nel 1757 in Italia in Piemente verrà fondata l'Accademia Reale delle Scienze.


Per approfondimenti:link.
Altri scienziati importanti:-Gottfried Wilhelm von Leibniz;
                                     -René Descartes;
                                     -Edmond Halley.

11.L'arte dei metalli.

Nel periodo rinascimentale, inizia ad assumere una posizione di rilievo la chimica. "L'uomo si afferma come un artigiano che trasforma e crea, e viene quindi riscoperto il concetto di homo faber, cooperatore della creazione con Dio e con la natura (fonte )."

Prima che la chimica si affermasse come la conosciamo oggigiorno ,ovvero prima delle grandi scoperte di Lavoisier ci si affidava alla tabula affinitatum, utilizzata per conoscere appunto la capacità di interazione tra gli elementi.

Nel 1540, Vannoccio Biringuccio, pubblica il "de la pirotechnia", un'opera sulla tecnica del fuoco, che aveva la funzione di trasferire il sapere, ma va oltre la semplice ricetta, poichè dà esempi di chi ha già sperimentato queste tecnologie.
Tratta dal "de re metallica".

Un'altra opera fondamentale per la diffusione della metallurgia, è il "de re metallica" di Georgius Agricola : un libro che si basa sull'esperienza nata nel medioevo intorno alle attività monastiche.
Grazie a questa forte divulgazione, si iniziano a diffondere gli ordini metallici delle macchine che permetteranno di realizzare le prime macine in ferro. 

mercoledì 4 maggio 2011

10.La scienza delle acque.

Nella seguente discussione si parlerà dei diversi uomini che contribuirono allo sviluppo della moderna ed efficace tecnica idraulica.

Se l'argomento è l'ACQUA , si devo per forza parlare di  Ctesibio, la cui fama è riscontrabile in diversi testi antichi , tra cui il De Architectura di Vitruvius,Luciano Migotto.
Una delle sue opere fondamentali è certamente l'organo idraulico , l'antenado del pianoforte, e questo legame tra musica e acqua è proprio sintomo della grandezza creativa e tecnica dello scienziato ellenistico.



Non di minore importanza, un altro fautore della tecnica idraulica, fu Leonardo da Vinci , di cui si riporta in seguito una frase, pronunciata a Milano durante la costruzione dei navigli :«Nessun canale che esca fuori dai fiumi sarà durevole se l'acqua del fiume donde nasce, non è integralmente rinchiusa come il Canal di Martigiana (Martesana) e quel ch'esce di Tesino (il Naviglio Grande).»
Cod Atl. f. 184.

Conca della Fabbrica:Da Vinci.

La diffusione dell'idraulica ebbe dalla sua parte la nascita della "nuova scienza" galileiana, in quanto con Galilei si troverà nelle matematiche lo strumento per dare una valutazione qualitativa e quantitativa dell'elemento naturale.
Diventa fondamentale la misura: ne è d'esempio , il della misura dell'acque correnti  di Benedetto Castelli .



Per approfondimenti : -link .
                                 -antiche macchine idrauliche.