Questo 18° posto sarà particolare rispetto agli altri, poichè la lezione, a differenza delle altre, non ha preso come spunto della conversazione, un particolare periodo storico ma un libro.
Il libro in questione è Armi,acciaio e malattie (1997) di Jared Diamond.
Questo libro è fondamentale ai fini del nostro corso, perchè l'antropologo Diamond, da una spiegazione che potremmo definire scientifico-letteraria, al corso della storia che ha portato alle attuali condizioni socio-economiche e culturali.
Il libro è incentrato sulla ricerca di una risposta alla domanda che Yali, un abitante della Nuova Guinea, fece all'autore nel luglio del 1972: "Come mai voi bianchi avete tutto questo cargo e lo portate qui in Nuova Guinea, mentre noi neri ne abbiamo così poco?".
Troppo spesso, non si trova una risposta perchè si sbaglia il modo di cercarla. Con il suo intento, Diamond ha trovato risposte a domande cruciali, ponendo l'amore per la verità alla freddezza tecnologica. L'uomo può conoscere se stesso non cercando risposte numericamente, ma cercando nella storia, le sue origini.
Sebbene non trattato in classe, consiglio di consulare un altro libro di Jared Diamond ,"Collasso-come le società scelgono di morire o vivere", che l'autore ha presentato con questa frase: “ Il mio ultimo motivo di speranza è frutto di un’altra conseguenza della globalizzazione. In passato non esistevano né gli archeologi né la televisione: nel XV secolo, gli abitanti dell’isola di Pasqua che stavano devastando il loro sovrappopolato territorio non avevano alcun modo di sapere che, in quello stesso momento, ma a migliaia di chilometri, i vichinghi della Groenlandia e i khmer si trovavano allo stadio terminale del loro declino, o che gli anasazi erano andati in rovina qualche secolo prima, i maya del periodo classico ancora prima e i micenei erano spariti da due millenni. Oggi, però, possiamo accendere la televisione o la radio, comprare un giornale e vedere, ascoltare o leggere cosa è accaduto in Somalia o in Afghanistan nelle ultime ore. I documentari televisivi e i libri ci spiegano in dettaglio cosa è successo ai maya, ai greci e a tanti altri. Abbiamo dunque l’opportunità di imparare dagli errori commessi da popoli distanti da noi nel tempo e nello spazio. Nessun’altra società del passato ha mai avuto questo privilegio. Ho scritto questo libro nella speranza che un numero sufficiente di noi scelga di approfittarne.”.
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