Per primo, Bartholomeus Anglicus, scrisse un'enciclopedia: il De rerum proprietatibus nel 1240, un'opera destinata agli studenti e al pubblico in generale.
I testi, riccamente illustrati, iniziano a descrivere il sapere nelle varie discipline, riuscendo quindi a trovare un modo più immediato per far conoscere il sapere delle cose.
De Rerum Proprietatibus. |
Accanto al De rerum proprietatibus, possiamo collocare, lo Speculum Majus, datato 1260, un'opera scritta da Vincent De Beauvais, che per la vastità di parole, fu l'opera più ambiziosa del periodo tardo medievale.
Per estensione, è da ricordare, l'enciclopedia Yongle (永樂大典), alla quale soprintese l'imperatore cinese Yongle. Essa è una delle più estese enciclopedie della storia, fu completata nel 1408 e comprendeva oltre 370 milioni di caratteri cinesi in 11.000 volumi manoscritti.
Manoscritto dell'enciclopedia Yongle. |
Per risalire alle enciclopedie, che più si avvicinano a quelle a noi contemporanee, occorre aspettareil 1728 con la pubblicazione della Cyclopaedia, an universal dictionary of arts and sciences di Ephraim Chambers.
Per la prima volta ci si rende conto che la scienza può essere scritta in maniera sistematica, con una elencazione alfabetica che permette di creare una più semplice rete di sapere. L'emblema di questa svolta, sta proprio nel titolo.
A una decina di anni di distanza, in Francia, Denis Diderot e D'Alembert, cominciano un'avventura di
21 anni che porterà alla stesura di 33 volumi del Dizionario ragionato delle scienze, delle arti e dei mestieri o Encyclopédie.
Per approfondimenti :
-Sezione dedicata alle varie enciclopedie da Aristotele a Wikipedia.
Nessun commento:
Posta un commento