mercoledì 18 maggio 2011

16.La rivoluzione è tessile.



Questa sedicesima lezione è un prosequio della lezione del blog precedente.
E' infatti nel campo tessile che la rivoluzione industriale si muoverà, più che in altri settori. I collegamenti con Egitto,Cina, America e con le Indie avevano permesso di importare il cotone. A differenza della lana, quest ultimo aveva un costo minore e le fibre, più fini, permettevano di ricavare un filato più raffinato.
Si riproponeva però il problema della filatura, che trova la soluzione nella costruzione di nuove macchine.
L'industrializzazione, farà scoppiare il fenomeno della moda. Questo accade perchè gli industriali vogliono spronare i propri clienti a comprare più capi. Se prima si comprava un vestito costoso da usare solo nelle rare occasioni, ora le classi medie, possiedono una varietà di capi.

Ora si passeranno in rassegna alcune macchine che hanno permesso il fiorire dell'arte tessile, toccando uomini che erano già stati richiamati nel precedente blog.

1200 ca.Spinning Wheel (la foto è ovviamente più recente)
How to use the spinning wheel.

John Kay:Flying Shuttle-1733.


James Hargreaves: spinning jenny-1765
How works the spinning Jenny.

Nel 1768, Arkwright, sarà il primo a meccanizzare il processo di torcitura del filo, meccanizzato attraverso un sistema autonomo. Tale sistema prenderà il nome di "water frame".

 Richard Arkwright: water frame-1768
 Crompton, infine, automatizzerà tutto il processo della filatura con la "mule Jenny".
 Samuel Crompton: mule jenny-1779.

Tutte le macchine sopra elencate e i vari processi tecnici, porteranno dall'800' in poi, all'uso delle macchine a vapore per far muovere le forze motrici. Questo permetterà la concentrazione di sistemi produttivi in diverse zone, poichè il combustibile non limita territorialmente le industrie a differenza di quanto avveniva precedentemente con l'acqua.

La vera rivoluzione di questo periodo, per il settore tessile, fu senz'altro l'impronta lasciata da Joseph Marie Jacquard. Con la sua invenzione, il castello di aghi dei pedali, venne fatto comandare da un sistema di scheda perforate, rendendo automatica la movimentazione dei licci  ed eliminando l'uso dei pedali .
Joseph Marie Jacquard:métier à ruban-1780.

Nessun commento:

Posta un commento