sabato 25 giugno 2011

30.Istruzioni per l'uso.

Lo scopo di questo ultimo blog è di istruire non solo coloro che come me hanno frequentato il corso di Storia della Tecnologia del prof. Vittorio Marchis a destreggiarsi nei vari post ma anche coloro che avranno la semplice curiosità di addentrarsi nell'infinito mondo che è la storia della tecnica.
Lo scopo principale di questo logbook sin dal principio non è stato infatti creare una sorta di diario di viaggio; l'obiettivo principale era quello di motivare me in primis e tutti coloro che ne hanno fatto conoscenza, la lettura e l'approfondimento degli argomenti trattati.
Nei vari blog, infatti, non ci si limita a fare un excursus esclusivamente razionale e distante degli argomenti trattati ma con l'aiuto dell'immenso mondo di internet, ho cercato di creare diversi collegamenti ipertestuali, di collegare argomenti a video o a immagini in modo da rendere più interessante e sempre più coinvolgente l'approfondimento.
La vastità degli argomenti è resa più agibile dalle varie etichette poste alla vostra destra.
Per coloro che però hanno deciso di sfruttare i miei post, per l'approfondimento del loro esame di Storia della Tecnologia, fornirò di seguito link utili per la chiusura dei loro blog e per la buona riuscita dell'esame.
Innanzitutto per coloro che hanno scelto come tema una parola legata alla tecnica, ho scelto dei siti utili per la creazione di mappe concettuali: un Tutorial online e un programma che vi aiuterà a crearle.
Vi invito inoltre a visitare il seguente blog, che è una sintesi delle istruzioni che vi serviranno per completare il vostro lavoro, secondo le richieste del prof.Marchis.

Istruzioni per l'esame.
Come tutti gli esami di storia richiedono, al fine di raggiungere una votazione non solo positiva ma anche soddisfacente, è assolutamente necessaria la lettura del libro di testo: il saggio di Vittorio Marchis. Storia delle macchine, Roma-Bari : Laterza, 2010 (3° ed.) a cui si affianca V. Marchis e F. Nieddu, Materiali per una storia delle tecniche, Torino : Celid, 2004.

L'esame sarà suddiviso in due parti distinte:
  1. Dodici quesiti a risposta multipla;
  2. Un breve saggio su uno degli argomenti trattati.
La durata complessiva dell'esame è di 45 minuti.

Vi raccomando per maggiori dettagli e approfondimenti, il blog del prof.Marchis.
Ringrazio tutti per la vostra compagnia e sopratutto i miei colleghi Stefano Capano, Luca Briccariello e Maria Giovanna Carrino per il loro sostegno.

29.Gli automi e l'automatica.

La storia degli automi e dell'automatica, inizia con Erone d'Alessandria.
A 1500 anni di distanza, questa scienza poteva però vantare grandi cambiamenti, aiutata dalle varie branchie della fisica e della matematica.
Furono infatti le innovazioni nel campo della pneumatica, e della meccanica con le macchine di James Watt , che permisero a Jacques deVaucanson, l'elaborazione di automi molto sofisticati. Nel 1732, costruì il suo prima automa umano e nello stesso periodo presentò il cigno artificiale all'Académie des Sciences dal meccanico Maillard[¹].
Vaucanson: Cigno automatico


Il ruolo degli automi nella storia della tecnologia è stato ampiamente trattato da Silvio A. Bedini.
Norbert Wiener e Harry Nyquist sono invece i fondatori di una scienza che alle sue origini prese il nome di "cibernetica" e successivamente si trasformò in "controlli automatici" per approdare nella più recente "automatica". 

Norbert Wierner


[¹] Vittorio Marchis ,Filippo Nieddu . Materiali per una storia delle tecniche . Celid ,2010.

28.Il cemento.

La Francia fu il primo paese a muoversi verso la ricerca di nuovi materiali di costruzione. Ne è un esempio di innovazione, la costruzione del Pantheon di Parigi. La cupola e tutta la struttura, danno l'illusione du un completamento in pietra, ma in realtà nella tubatura vi sono delle colonne di metallo che la rendono così imponente; le colonne venivano riempite di calcestruzzo.
Il calcestruzzo è una miscela di sabbia e di ghiaia di diversa grammatura che permettava un alleggerimento della struttura(CEMENTO).

Protagonista di questo sistema fu François Hennebique, che stabilisce una procedura di calcolo in modo da rendersi proprietario di tutto il sistema. Fonda un importante studio in Francia, diramato nel resto dell'Europa da uffici e imprese che ne facevano da tramite.

Hannebique patent.

In Piemonte questo ruolo venne rivestito da Giovanni Antonio Porcheddu. La fortuna di Hennebique venne dal presentare la sua "invenzione" come una soluzione antincendio, le strutture portanti ora fanno da cassaforti che contengono il calcestruzzo.

27.I ponti.

Viadotto di Garabit
Il viadotto di Garabit fu una delle più grandi imprese di Eiffel. La struttura, molto simile a quella della Tour Eiffel, poichè realizzata da acciaio chiodato. L'appoggio è inoltre puntuale, non ad incastro, in modo da rendere la struttura isostatica. La chiodatura, molto resistente e particolare, richiedeva un lavoro molto particolare: i chiodi, venivano riscaldati e indtrodotti in un foro e si sbatteva su apposite strutture col martello in modo tale che esso prendesse la forma desiderata, non tanto modificando la struttura del chiodo, ma andando a comprimere le due lastre.

Pont du Gard (I sec. d.C)



Ponte della Maddalena (1500 a.C)

Il ponte della Maddalena è a tutto sesto, come tutti i ponti medievali.

Ponti Di Roma


Ponte Sublicio( ricostruito nel 1918)
Il ponte Sublicio è un esempio di ponte diverso da quello medievale. Nonostante la sua ricostruzione, esso presenta la sua originaria struttura base. La freccia: segmento che unisce l'orizzontale della colonna con il vertice, è molto più bassa e questo permette una migliore distribuzione del peso.

Menai Strait Bridges



I ponti di Parigi.

Il crollo del Tacoma Narrows Bridge (un caso di instabilità aeroelastica)

venerdì 24 giugno 2011

26. Cronologie


Il link sopra inserito, vi reindirizzerà al post del Prof. Vittorio Marchis, nel quale oltre a un utilissima cronologia ragionata, riferita ai capitoli del libro V.Marchis, Storia delle macchine (Roma-Bari : Laterza, 2010), vi sono riportate altre cronologie storiche e altre di indirizzo più specifico.

25.La rivoluzione industriale e il Risorgimento in Italia.

Bandiera Garibaldina
In Europa, il processo di industrializzazione si avviò lentamente, in quanto mancavano alcuni dei fattori la cui presenza aveva determinato lo sviluppo tecnologico e industriale in Inghilterra. Alla fine del Settecento la Francia era ancora un paese prevalentemente agricolo. In Germania, l'industrializzazione era frenata dal permanere di strutture feudali, dall'opposizione dei grandi proprietari terrieri, dalle corporazioni dei mestieri:
ma se la meccanizzazione del lavoro sarebbe stata tardivan sarebbe stata però talmente rapida da superare quella di tutti gli altri paesi europei. In Italia, la rivoluzione Industriale, coincise con il periodo Risorgimentale.
La nostra nazione era una delle più arretrate. Oltre alla mancanza di materie prime ne ostacolavano lo sviluppo economico, la divisione politica e l'arretratezza economica.

 

Un quadro di sintesi è riportato nel pdf della presentazione di una conferenza intitolata "Il Lavoro e la Scienza in un progetto nazionale per il superamento delle divisioni politiche" tenutasi a Torino il 5 marzo 2011.


24.Analogico/Digitale

La parola digitale, è ormai nel vocabolario quotidiano. Ma che cosa è realmente? Qual è la sua origine? E la sua differenza col digitale? Per rispondere a questi e altri quesiti vi fornirò dei link che soddisferanno di certo la vostra sete di conoscenza.
Analogico e digitale.
Giornalismo analogico e digitale.
Satellite:analogico e digitale.
Italiani: "Gli artisti del digitale".
Will Everything Be Digital?

mercoledì 15 giugno 2011

23.Le scuole tecniche

Le scuole di ingegneria nascono in Europa, dopo l'esperienza francese:
  • l'école des Ponts ed Chaussées di Parigi(1743);
  • la Bergakademie di Freiberg(1765);
  • l'école des Mines(1783). 
Le università sono principalmente delle istituzioni, per la diffusione della conoscienza e per l'accrescimento della coscienza.
Il politecnico di Torino nasce come istituzione nel 1906 e la Scuola di Applicazione per gli Ingegneri, sorta con la Legge Casati nel 1859 e il Museo Industriale Italiano, nato sotto l'egida del Ministero dell'Agricoltura dell'Industria e del Commercio nel 1862, ne furono i diretti ascendenti.   Nel 1859 la residenza sabauda del Valentino, oggi proprietà del Politecnico, viene ceduta alla Scuola di Applicazione per gli Ingegneri.
Sul modello delle grandi scuole politecniche europee, nei primi anni del Novecento il Regio Politecnico di Torino si mosse in più direzioni intessendo relazioni sia con il mondo scientifico europeo, sia con l'industria locale e nazionale.

Uomo chiave in Italia, sarà Galileo Ferraris. Insieme alle grandi scoperte, che lo resero famoso, una vera novità fu che i suoi studi, non vennero fatti privatamente, ma all'interno delle università, dove si serviva di laboratori e di una commissione di ricercatori elettrotecnici.
Nella seconda metà dell'ottocento, viene quindi fuori l'idea che la cultura tecnologica, deve essere affiancata da dei centri di ricerca.
Con la legge Casati del 59, il biennio propedeutico è seguito da un corso esterno di apprendistato, nascono le scuole di applicazione e si delinea sempre più la necessità di spazi interni, dove sviluppare scienza e tecnologia: nascono i primi laboratori.
Prospero Richelmy, realizzò un nuovo stabilimento idraulico ,per la certifizazione dell'acqua, analogo a quello della Parella, intorno al castello del Valentino.


 Le misure dell'acqua, erano fatte con stramazzi, che permettavano la misurazione della portata, in funzione di delta. L'istituto di Richelmy, ne certificava le misurazioni.

22.Le esposizioni

Ci troviamo nel periodo Napoleonico.
In Piemente si radica l'idea di esposizione degli oggetti: l'industria promuove i propri beni.
Inizialmente le esposizioni sono degli eventi di impronta nazionale, con eventi di intrattenimento e piacere, si invoglia la gente a entrare in contatto con gli stand.
Viene scelto per la prima esposizione il giardino del castello del Valentino.
 
1884-Expo Torino

Un personaggio importante delle esposizioni torinesi, fu Carlo Ignazio Giulio, promotore della cultura industriale.

Nel 1851,la Great Exhibition di Londra, fu la prima esposizione universale. Quest'evento colpì i partecipanti per la struttura architettonica dell'edificio che ospitava la manifestazione, il Crystal Palace, progettato da Joseph Paxton.

L'esposizione divenne un evento sempre più prestigioso. Le città ospitanti, eregevano grandi strutture commemorative e promuovevano grandi opere, ne è un esempio la Francia che nel 1889,con l'esposizione che celebrava il centenario della Rivoluzione Francese, eresse la Tour Eiffel.



 
Dalla Great exhibition a Milano 2015.

mercoledì 8 giugno 2011

21.Le ferrovie.

Quando con la rivoluzione industriale, in intuiesce la potenza del fuoco, sorge la necessità di portare alla macchina, l'energia del fuoco.
La linea Stockton-Darlington, in Inghilterra, fu la prima ad utilizzare l'energia del vapore per i trasporti.
Nasce così la railway: una massa che trasporta energia. Il contributo di Stephenson e Fell,permise di arrivare alla locomotiva.
In Italia, la prima rete ferrata, fu la Napoli-Portici,  inaugurata il 3 Ottobre 1839 e progettata dall'ingegnere francese Armand Bayard de la Vingtrie.
Nel 1848, si inaugura la Torino-Moncalieri-Trofarello. Fu proprio proprio il Piemonte a concepire l'idea di aprire attraverso le Alpi la prima via al commercio internazionale. Sebbene, il Piemonte infatti, si mosse in questo campo, successivamente rispetto alle altre regioni meridionali, nel 1861, essa era arrivata ad occupare circa il 45% della della rete ferroviaria italiana. Affrontare le grandi pendenze dei Giovi, era però molto rischioso e faticoso per le macchine di quel periodo. Si arriverà così nel 1854 a costruire la prima motrice a vapore, la "Sampierdarena" che con i suoi 417 cavalli, raggiungeva una velocità di 45 Km/h.
-Approfondimento:Storia delle ferrovie Italiane.
Sampierdarena, motrice collaudata da Giovanni Ansaldo.
In Francia lo sviluppo fu molto più lento, se confrontato con quello della penisola italiana.
Il 30 ottobre 1830 venne inaugurata in Francia la Saint-Etienne-Lione col primo tratto di 15 chilometri. A Parigi la strada ferrata che la univa a San Germano fu invece inaugurata sei anni dopo, il 24 agosto 1837. Quel giorno un passeggero singolare era un giovane poeta non ancora romanziere, Victor Hugo, che così descrisse scrivendo alla moglie questo suo primo viaggio in ferrovia: "E' un movimento magnifico, che bisogna aver sentito per rendersene conto. La rapidità è inaudita. I fiori ai lati della via non son più fiori, sono macchie anzi sono strisce rosse o bianche;... le città, i campanili e gli alberi danzano e si perdono follemente nell'orizzonte;...Occorre uno sforzo per non figurarsi che il cavallo di ferro sia una vera bestia. La si sente soffiare nel riposo, lamentarsi in partenza, guaiolare in cammino: suda, trema, fischia, nitrisce, rallenta, trascina; enormi rose di scintille sprizzano gialle ad ogni giro di ruota o dai suoi piedi, e il suo respiro se ne va al di sopra delle nostre teste in belle nuvole di fumo bianco, che si lacerano sugli alberi della strada ".( Lo spunto è stato preso dall'approfondimento sopra citato ).

Per rendere meno pesante e più coinvolgente l'affascinante storia dell'evoluzione dei trasporti si consiglia al lettore la visione dei seguenti video:

                            













20.Tecnologie militari.

L'arsenale di Torino (disegno di F. Corni)

Ingresso arsenale di Venezia.





Nel 1726,Vittorio Amedeo II, intuì che occorreva fare ordine nell'artiglieria. Solamente quattro anni dopo, questo progetto sarà messo in atto, sotto la sovranità di Carlo Emanuele III. Vennero emessi degli editti con i quali si imponeva la stesura di un inventario di tutti gli utensili in campo militare.
L'uomo chiave di questo progetto fu Giovanni Battista D'Embser. Fu dato a lui l'incarico di <<far eseguire il contenuto dei tre controscritti tre capi>> e una collezione di "Modelli e Mostre" in scala di ogni categoria e roba di ariglieria¹.
In questi libri, non veniva solo stabilita la misura degli utensili, ma gli viene assegnato un nome, stabilendo così una corrispondenza biunivoca che porterà alla standardizzazione dei prodotti.

Tratto da:Dizzionario Istruttivo di tutte le Robbe appartenenti all'Artiglieri



[¹] Vittorio Marchis,Storia delle macchine, tre millenni di cultura e tecnologia. Editori Laterza

19.Le infrastrutture.

La società industriale, riesce sempre più a delocalizzare il sistema produttivo dalla presenza del prodotto stesso.
Le industrie si sviluppano in zone, dove prevale sia la facilità di trasporto del prodotto e infatti a differenza della società medievale, l'economia non è più basata sul prodotto locale.
La vera innovazione è l'infrastruttura. Esse favoriscono il trasporto ti prodotti coltivati, energetici e informativi.
Il mondo antico sfruttava le infrastrutture naturali, come le imbarcazioni: - primo elemento di trasporto.
Scoperto che l'acqua era un ottimo vettore di energia, si è passati ad utilizzare dei canali. I mulini iniziano ad essere costruiti su canali di deviazione.

-La figura, mostra una diga di tracimazione che di mantenere a monte, il livello sempre costante, dove si trovava, un canale. In A e B due sistemi di paratoie, regolano il flusso dell'acqua. Lo scopo di quest'opera artificiale, era di intervenire sul trasporto di energia.

lunedì 30 maggio 2011

18.Armi,acciaio e malattie. /Guns,germs and steel.

Questo 18° posto sarà particolare rispetto agli altri, poichè la lezione, a differenza delle altre, non ha preso come spunto della conversazione, un particolare periodo storico ma un libro.
Il libro in questione è Armi,acciaio e malattie (1997) di Jared Diamond.
Questo libro è fondamentale ai fini del nostro corso, perchè l'antropologo Diamond, da una spiegazione che potremmo definire scientifico-letteraria, al corso della storia che ha portato alle attuali condizioni socio-economiche e culturali.
Il libro è incentrato sulla ricerca di una risposta alla domanda che Yali, un abitante della Nuova Guinea, fece all'autore nel luglio del 1972: "Come mai voi bianchi avete tutto questo cargo e lo portate qui in Nuova Guinea, mentre noi neri ne abbiamo così poco?".

Troppo spesso, non si trova una risposta perchè si sbaglia il modo di cercarla. Con il suo intento, Diamond ha trovato risposte a domande cruciali, ponendo l'amore per la verità alla freddezza tecnologica. L'uomo può conoscere se stesso non cercando risposte numericamente, ma cercando nella storia, le sue origini.


Sebbene non trattato in classe, consiglio di consulare un altro libro di Jared Diamond ,"Collasso-come le società scelgono di morire o vivere", che l'autore ha presentato con questa frase: “ Il mio ultimo motivo di speranza è frutto di un’altra conseguenza della globalizzazione. In passato non esistevano né gli archeologi né la televisione: nel XV secolo, gli abitanti dell’isola di Pasqua che stavano devastando il loro sovrappopolato territorio non avevano alcun modo di sapere che, in quello stesso momento, ma a migliaia di chilometri, i vichinghi della Groenlandia e i khmer si trovavano allo stadio terminale del loro declino, o che gli anasazi erano andati in rovina qualche secolo prima, i maya del periodo classico ancora prima e i micenei erano spariti da due millenni. Oggi, però, possiamo accendere la televisione o la radio, comprare un giornale e vedere, ascoltare o leggere cosa è accaduto in Somalia o in Afghanistan nelle ultime ore. I documentari televisivi e i libri ci spiegano in dettaglio cosa è successo ai maya, ai greci e a tanti altri. Abbiamo dunque l’opportunità di imparare dagli errori commessi da popoli distanti da noi nel tempo e nello spazio. Nessun’altra società del passato ha mai avuto questo privilegio. Ho scritto questo libro nella speranza che un numero sufficiente di noi scelga di approfittarne.”.

domenica 29 maggio 2011

17.Enciclopedie e Illuminismo.

Da cosa nasce l'esigenza di creare le enciclopedie? La risposta è nella volontà di conoscere tutto e più di tutto e diffonderlo.
Per primo, Bartholomeus Anglicus,  scrisse un'enciclopedia: il De rerum proprietatibus nel 1240, un'opera destinata agli studenti e al pubblico in generale.
I testi, riccamente illustrati, iniziano a descrivere il sapere nelle varie discipline, riuscendo quindi a trovare un modo più immediato per far conoscere il sapere delle cose.
De Rerum Proprietatibus.

Accanto al De rerum proprietatibus, possiamo collocare, lo Speculum Majus, datato 1260, un'opera scritta da Vincent De Beauvais, che per la vastità di parole, fu l'opera più ambiziosa del periodo tardo medievale.
Per estensione, è da ricordare, l'enciclopedia Yongle (永樂大典), alla quale soprintese l'imperatore cinese Yongle. Essa è una delle più estese enciclopedie della storia, fu completata nel 1408 e comprendeva oltre 370 milioni di caratteri cinesi in 11.000 volumi manoscritti.
Manoscritto dell'enciclopedia Yongle.

Per risalire alle enciclopedie, che più si avvicinano a quelle a noi contemporanee, occorre aspettareil 1728 con la pubblicazione della Cyclopaedia, an universal dictionary of arts and sciences di Ephraim Chambers.
Per la prima volta ci si rende conto che la scienza può essere scritta in maniera sistematica, con una elencazione alfabetica che permette di creare una più semplice rete di sapere. L'emblema di questa svolta, sta proprio nel titolo.
A una decina di anni di distanza, in Francia, Denis Diderot e D'Alembert, cominciano un'avventura di
21 anni che porterà alla stesura di 33 volumi del Dizionario ragionato delle scienze, delle arti e dei mestieri o Encyclopédie.


Per approfondimenti :
                                -Sezione dedicata alle varie enciclopedie da Aristotele a Wikipedia.


mercoledì 18 maggio 2011

16.La rivoluzione è tessile.



Questa sedicesima lezione è un prosequio della lezione del blog precedente.
E' infatti nel campo tessile che la rivoluzione industriale si muoverà, più che in altri settori. I collegamenti con Egitto,Cina, America e con le Indie avevano permesso di importare il cotone. A differenza della lana, quest ultimo aveva un costo minore e le fibre, più fini, permettevano di ricavare un filato più raffinato.
Si riproponeva però il problema della filatura, che trova la soluzione nella costruzione di nuove macchine.
L'industrializzazione, farà scoppiare il fenomeno della moda. Questo accade perchè gli industriali vogliono spronare i propri clienti a comprare più capi. Se prima si comprava un vestito costoso da usare solo nelle rare occasioni, ora le classi medie, possiedono una varietà di capi.

Ora si passeranno in rassegna alcune macchine che hanno permesso il fiorire dell'arte tessile, toccando uomini che erano già stati richiamati nel precedente blog.

1200 ca.Spinning Wheel (la foto è ovviamente più recente)
How to use the spinning wheel.

John Kay:Flying Shuttle-1733.


James Hargreaves: spinning jenny-1765
How works the spinning Jenny.

Nel 1768, Arkwright, sarà il primo a meccanizzare il processo di torcitura del filo, meccanizzato attraverso un sistema autonomo. Tale sistema prenderà il nome di "water frame".

 Richard Arkwright: water frame-1768
 Crompton, infine, automatizzerà tutto il processo della filatura con la "mule Jenny".
 Samuel Crompton: mule jenny-1779.

Tutte le macchine sopra elencate e i vari processi tecnici, porteranno dall'800' in poi, all'uso delle macchine a vapore per far muovere le forze motrici. Questo permetterà la concentrazione di sistemi produttivi in diverse zone, poichè il combustibile non limita territorialmente le industrie a differenza di quanto avveniva precedentemente con l'acqua.

La vera rivoluzione di questo periodo, per il settore tessile, fu senz'altro l'impronta lasciata da Joseph Marie Jacquard. Con la sua invenzione, il castello di aghi dei pedali, venne fatto comandare da un sistema di scheda perforate, rendendo automatica la movimentazione dei licci  ed eliminando l'uso dei pedali .
Joseph Marie Jacquard:métier à ruban-1780.

15.La rivoluzione industriale in Inghilterra.



Come tutte le rivoluzioni, anche quella industriale fu un processo continuo e irreversibile.
Secondo lo storico Thomas Ashton, il periodo interessato, va dal 1760 al 1830, comportando un passaggio da un sistema produttivo artigianale basato su strumenti manuali ad un sistema industriale basato sulla macchina.

Il cambiamento interessò tutti i settori ed è per questo, che nel 700' nacque il concetto di "progresso".
Ma quali furono le cause alla base di questo processo?
Sicuramente la risposta si trova nella necessità primaria di un cambiamento a livello economico e "mentale", causato dalla necessità di ampliare le proprie conoscenze e sopratutto di soddisfare una società, che passava da una società prettamente rurale a industriale.
Questo profondo cambiamento, portò con se, un incredibile aumento demografico, e per la prima volta, una rivoluzione seppe soccombere a questa necessità grazie all'uso di nuove tecniche.
Le varie migliorie in campo economico e sociale, ebbero sullo sfondo, grandi uomini; è proprio per questo che la rivoluzione industriale vede al centro della società, la figura del tecnico e dello scienziato.
Alcuni protagonisti di questo periodo furono:


Quali cambiamenti portò la rivoluzione industriale?  (riferimento)
Innanzitutto un diverso utilizzo delle risorse materiali. Se nella società agricola, esse erano di facile reperimento naturale, nella società industriale, acciaio e materiale plastico sono loro stessi prodotti industriali.
Il villaggio si trasforma in città industriale e la tipologia dello scambio, praticata nelle piazze verrà sostituita dalle industrie, che diventano ora il fulcro della città(Terni).
Il principale strumento di comunicazione non sarà più la lettera ma il telegramma e la telefonata.
La conoscenza, non viene più trasmessa tramite l'apprendistato ma attraverso le scuole tecniche.


In questo periodo, nasce perà anche il lavoro minorile, o meglio, se prima era normale che bambini portassero le pecore al pascolo, ora il loro lavoro all'interno di industrie o miniere è visto come uno sfruttamento (Rosso Malpelo, Giovanni Verga-1880).


Una frase che sintetizza quanto detto in questo blog è: "Se nella società artigianale, l'operaio era protesi della macchina, nella società industriale, l'operaio diventa un servente del pezzo"(Prof.Vittorio Marchis).

Di seguito dei  video per approfondire l'argomento:


 Prima parte. 

                                                                           Seconda parte

Terza parte.

mercoledì 11 maggio 2011

14.Le macchine della seta.

In questa lezione parleremo dell'importanza della seta e del suo arrivo nella penisola italiana.

La seta era già conosciuta al tempo dei Romani, anche se ancora nn disfacevano totalmente il bozzolo; essi lo filavano prendendo delle fibre vegetali in modo che, si torcessero tra di loro, sfruttando l'attrito.
Questo modo di filare, va dall'8000 a.C. sino all'anno mille, quando si inventerà l'arcolàio, realizzando il primo sistema biella manovella: tramite un moto alternativo, si fà ruotare un sistema.

La seta ebbe una così facile e estesa diffusione, poichè a differenza di lana e cotone, era inalterabile nel tempo, era costituira da elementi non corrodibili da fattori esterni e inoltre, tinta, riesce a fissare i colori in modo più brillante.
La prima popolazione a conoscere le proprietà della seta, fu quella orientale; in Europa arriverà dopo i viaggi di Marco Polo.
Grazie alle tecnologie importate, fu possibile dipanare i bozzoli in maniera più naturale. Prima infatti, i bachi erano messe in stanze, dove il fumo seccava le farfalle o i bruchi, ma allo stesso tempo ingialliva il bozzolo.
Il video mostra la lavorazione della seta tramite la "trattura".
.
Il primo territorio in cui approda la seta è la lucchesia, privilegiata per la ricchezza di Gelso. Questo accade attorno al 12°-13° secolo, nel periodo in cui visse Dante:
 La mia letizia mi ti tien celato
che mi raggia dintorno e mi nasconde
quasi animal di sua seta fasciato.
     (Pa,VIII, 52-54)
Tra il 400' e la metà del 600', l'industria della seta fiorirà nella città di Bologna. Dal 700' in poi, il commercio in Oriente andrà a interessare i Semai: individui che viaggiano in Cina e Giappone per mantenere in vita le piccole uova, poi depositate in allevamenti di bachi in Europa permettentone la rigenerazione.
 L'importanza della seta è tale che permetterà la nascita del Risorgimento proprio in Piemonte, che per prima ha investito pienamente nella seta.
Dopo il risorgimento, il Piemonte subirà un arresto il testimone passerà nelle mani della regione Lombarda, e vi resterà sino al 900'.

"Era Fermo un tessitore di seta, sorta d'industria che da una grande attività era allora in decadenza".
 (Alessandro Manzoni-Promessi Sposi 1821)

Approfondimenti:- La storia della seta.
                          - Le vie della seta
                          - Museo del baco da seta.

martedì 10 maggio 2011

13.Le tecnologie dell'aria e del fuoco.

Quando si scoprì la pressione dell'aria, vennero ribaltate molte tesi che risalivano all'era aristotelica.
Questa fondamentale scoperta avvenne grazie al barometro di Torricelli. Nasce la teoria che non esiste più lo spazio vuoto:Horror Vacui.
Un contributo importante venne dato da Otto von Guericke che nel 1650 creò il vuoto attraverso l'invenzione di una pompa pneumatica.
Un altro scienziato da menzionare è Papin che nel 1690 inventa il digestore,una pentola a pressione migliorata radicalmente rispetto alla precedente. Fece l'esperimento per capire come aumentare la pressione.


Thomas Savery, inventa invece la prima macchina a vapore, che poi sarà migliorata da Newcomen . La nuova macchina non ha più bisogno, a differenza della prim, di una presenza umana che si preoccupi dell'apertura e della chiusura delle valvole anche se il suo funzionamento è sempre legato alla depressurizzazione.
Macchina di Newcomen.

Thomas Watt ebbe invece la brillante idea di capire che la macchina di Newcomen, dipendente da un volano per mezzo del sistema biella manovella, poteva essere messa in azione da un albero rotante.

12.La nuova scienza.

Galilei, è considerato uno dei padri della nuova scienza.
Nel 1638 pubblica Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno à due nuove scienze attenenti alla mecanica & i movimenti locali.
Tra le tante svolte,vi fu quella di porre fine alla regola della similitudine:"una cosa fatta in piccolo, non va bene se riproposta in grande scala". Alla natura non può più essere applicato il modello euclideo, se non si costruiscono opere uguali. Galilei ebbe l'intuizione di osservare nella natura l'applicazione matematica.


Un'altra figura fondamentale è quella di Francesco Bacone che nel 1626 scrive "la nuova atlantide", un componimento utopistico nel quale prospetta una società non più retta dalle tre classi, quali: diplomatiche           (nobili), militari e gli ecclesiastici.
Bacone aggiunge la classe degli scienziati poichè era convinto che la politica avrebbe dovuto dare i conti con la realtà del mondo produttivo.

Se elogiamo la figura dell'italiano Galilei, non possiamo esimerci dal parlare di Isaac Newton.
Egli sfruttò, per esempio, il sistema solare per verificare la veridicità della propria teoria.
La sua vita è così particolare e le sue opere così importanti che per non rendere troppo boriosa la lettura, vi rimando alla visione di un video in cinque puntata sulla sua vita.
(Le puntate successive possono essere selezionate dal menù di destra del sito).

Solamente al termine della guerra civile inglese, la visione utopistica baconiana inizia a prendere forma.
Nel 1662 nasce la Royal Society e per la prima volta la scienza viene governata in maniera pubblica.
Quattro anni dopo nel 1666 , in Francia nasce l'Académie Royale des Sciences sotto Louis XIV.
Solamente nel 1757 in Italia in Piemente verrà fondata l'Accademia Reale delle Scienze.


Per approfondimenti:link.
Altri scienziati importanti:-Gottfried Wilhelm von Leibniz;
                                     -René Descartes;
                                     -Edmond Halley.

11.L'arte dei metalli.

Nel periodo rinascimentale, inizia ad assumere una posizione di rilievo la chimica. "L'uomo si afferma come un artigiano che trasforma e crea, e viene quindi riscoperto il concetto di homo faber, cooperatore della creazione con Dio e con la natura (fonte )."

Prima che la chimica si affermasse come la conosciamo oggigiorno ,ovvero prima delle grandi scoperte di Lavoisier ci si affidava alla tabula affinitatum, utilizzata per conoscere appunto la capacità di interazione tra gli elementi.

Nel 1540, Vannoccio Biringuccio, pubblica il "de la pirotechnia", un'opera sulla tecnica del fuoco, che aveva la funzione di trasferire il sapere, ma va oltre la semplice ricetta, poichè dà esempi di chi ha già sperimentato queste tecnologie.
Tratta dal "de re metallica".

Un'altra opera fondamentale per la diffusione della metallurgia, è il "de re metallica" di Georgius Agricola : un libro che si basa sull'esperienza nata nel medioevo intorno alle attività monastiche.
Grazie a questa forte divulgazione, si iniziano a diffondere gli ordini metallici delle macchine che permetteranno di realizzare le prime macine in ferro. 

mercoledì 4 maggio 2011

10.La scienza delle acque.

Nella seguente discussione si parlerà dei diversi uomini che contribuirono allo sviluppo della moderna ed efficace tecnica idraulica.

Se l'argomento è l'ACQUA , si devo per forza parlare di  Ctesibio, la cui fama è riscontrabile in diversi testi antichi , tra cui il De Architectura di Vitruvius,Luciano Migotto.
Una delle sue opere fondamentali è certamente l'organo idraulico , l'antenado del pianoforte, e questo legame tra musica e acqua è proprio sintomo della grandezza creativa e tecnica dello scienziato ellenistico.



Non di minore importanza, un altro fautore della tecnica idraulica, fu Leonardo da Vinci , di cui si riporta in seguito una frase, pronunciata a Milano durante la costruzione dei navigli :«Nessun canale che esca fuori dai fiumi sarà durevole se l'acqua del fiume donde nasce, non è integralmente rinchiusa come il Canal di Martigiana (Martesana) e quel ch'esce di Tesino (il Naviglio Grande).»
Cod Atl. f. 184.

Conca della Fabbrica:Da Vinci.

La diffusione dell'idraulica ebbe dalla sua parte la nascita della "nuova scienza" galileiana, in quanto con Galilei si troverà nelle matematiche lo strumento per dare una valutazione qualitativa e quantitativa dell'elemento naturale.
Diventa fondamentale la misura: ne è d'esempio , il della misura dell'acque correnti  di Benedetto Castelli .



Per approfondimenti : -link .
                                 -antiche macchine idrauliche.

venerdì 29 aprile 2011

9.Comunicare la tecnica-I teatri di macchine.

Nella nona lezione si parla della nascita dei "teatri" e del loro utilizzo.

Nel Medioevo , la conoscenza era riservati a pochi e i libri erano custoditi nelle più prestigiose e antiche università. Questi limiti portavano al rallentamento della diffusione culturale.
Nel Rinascimento tutto questo cambia. Giulio Camillo fu un uomo fondamentale per questa innovazione.
Egli infatti, istruttore dell'arte della memoria, pone l'attenzione sul teatro , indicandolo come modello per facilitare appunto la memoria e scrive a questo proposito, " l'idea del teatro ".
I teatri di macchine , vengono utilizzati da tecnici e ingegneri per diffondere la propria attività ; essi non sono dunque manuali operativi ma hanno la funzione di promuovere quel determinato settore della scienza.
Di conseguenza sono destinati a coloro che vogliono approfondire le loro conoscienze e ai politici .
Il primo a inaugurare questo genere fu Jacques Besson con il Theatrum Instrumentorum et Machinarum .


Un'opera successiva ma di certo non di minore importanza , fu "novo theatro di machine et edificii " di Vittorio Zonca. Egli era infatti il responsabile delle grandi opere tecniche dell'arsenale della Repubblica di Venezia . La sua opera affascinò profondamente Galilei che in quegli anni insegnava architettura militare. La sua opera fu innovativa per la presenza della "legenda" , per la "scala grafica " che appare per la prima volta e infine poichè Zonca non farà più uso della prospettiva ma dell'assonometria.

8.Leonardo Da Vinci e Albrecht Duerer.

Nella seguente lezione si parla della differenza tra due grandi pilastri della tecnica:Da Vinci e Duerer .
Una differenza che li contrassegna è il modo diverso di divulgare la propria conoscenza.

Da Vinci e Durer, sono riconosciuti come i fondatori del naturalismo scientifico.
Il loro operato , viene però a intrecciarsi con un'importante scoperta :<<La stampa a caratteri mobili>>.
Questo tipo di stampa si differenzia dalle precedenti, poichè si opera con i singoli caratteri, permettendo infinite combinazioni a prezzi più bassi.




Il primo a utilizzare questo innovativo tipo di stampa fu Gutenberg, un orefice:tra il 1443 e il 1444.
I problemi per l'utilizzo di questi caratteri erano però molteplici , andavano dalla precisione all'inchiostro da usare.
Gutenberg riesce a risolvere i diversi problemi con tre tecnologie:
-1. La tecnologia meccanica che gli permise di incidere matrici , che ne garantivano la precisione e da questa innovazione si inventa il registro dei caratteri;
-2. La tecnologia metallurgica , necessaria a creare un metallo che non si danneggi con la pressione dei torchi;
-3. La tecnologia della stampa . Era infatti necessario creare un inchiostro che si seccasse velocemente.

Tutte queste tecnologie , verranno usare da Duerer , che intuirà l'importanza di diffondere le proprie idee .
Leonardo , è invece legato al mondo antico e non segue Duerer, perchè perseguitore dell'idea che ogni opera o disegno deve essere unico e inimitabile.
Per queste ragioni Duerer si può definire come lo spirito nuovo di una cultura nuova , mentre Da Vinci come l'ultimo dei medioevali. 

Albrecht Dürer, Autoritratto con fiore d'eringio (1493)
Leonardo da Vinci, Autoritratto (1513 circa)