Nella nona lezione si parla della nascita dei "teatri" e del loro utilizzo.
Nel Medioevo , la conoscenza era riservati a pochi e i libri erano custoditi nelle più prestigiose e antiche università. Questi limiti portavano al rallentamento della diffusione culturale.
Nel Rinascimento tutto questo cambia. Giulio Camillo fu un uomo fondamentale per questa innovazione.
Egli infatti, istruttore dell'arte della memoria, pone l'attenzione sul teatro , indicandolo come modello per facilitare appunto la memoria e scrive a questo proposito, " l'idea del teatro ".
I teatri di macchine , vengono utilizzati da tecnici e ingegneri per diffondere la propria attività ; essi non sono dunque manuali operativi ma hanno la funzione di promuovere quel determinato settore della scienza.
Di conseguenza sono destinati a coloro che vogliono approfondire le loro conoscienze e ai politici .
Il primo a inaugurare questo genere fu Jacques Besson con il Theatrum Instrumentorum et Machinarum .
Un'opera successiva ma di certo non di minore importanza , fu "novo theatro di machine et edificii " di Vittorio Zonca. Egli era infatti il responsabile delle grandi opere tecniche dell'arsenale della Repubblica di Venezia . La sua opera affascinò profondamente Galilei che in quegli anni insegnava architettura militare. La sua opera fu innovativa per la presenza della "legenda" , per la "scala grafica " che appare per la prima volta e infine poichè Zonca non farà più uso della prospettiva ma dell'assonometria.
Nessun commento:
Posta un commento